cos’è l’autismo

Cos’è l’autismo: definizione sintomi e diagnosi

 

L’autismo, o meglio definito disturbo dello spettro autistico, è un disturbo del neuro sviluppo che coinvolge principalmente tre aree:

linguaggio e comunicazione;
interazione sociale;
interessi ristretti e stereotipati.

I bambini con autismo hanno difficoltà a comunicare, a comprendere il pensiero altrui ed hanno una difficoltà ad esprimersi.

Possono essere soggetti a stereotipie (movimenti ripetitivi di una o più parti del corpo), auto stimolazione o autolesionismo, oltre a soffrire di una ipersensibilità nei confronti di suoni o di rumori forti.

 L’autismo varia in gravità in base al livello di compromissione che limita l’autonomia nella vita quotidiana. Può essere accompagnato da ritardo mentale, in forme lievi, moderate o gravi.

La sindrome di Asperger viene considerata una forma lieve di autismo senza compromissione del linguaggio e senza ritardo mentale.

L’autismo è quattro volte più comune nei ragazzi che nelle ragazze.

Ogni persona è diversa, ha un proprio carattere e una propria personalità. Un autistico non fa eccezione.

Ogni individuo affetto da autismo è unico e irripetibile perché esistono infinite combinazioni di questa sindrome.

Le ultime linee guida del ministero della Salute parlano di disturbi dello spettro autistico. Significa, in pratica, che con il termine “autismo” vengono indicati in realtà sindromi differenti: disturbo autistico, sindrome di Asperger, disturbo di Rett, disturbo disintegrativo dell’infanzia.

Generalmente i sintomi si mostrano nei primi 36 mesi di vita. Tuttavia,  alcuni individui non mostrare i sintomi di un disturbo della comunicazione fino a quando le richieste dell’ambiente non superano le loro capacità.

L’autismo non è una malattia : una malattia, infatti, prevede una diagnosi e una cura, l’autismo è una sindrome dall’autismo non si guarisce.

Una diagnosi precoce ed un tempestivo intervento riabilitativo possono significativamente ridurne l’interferenza sullo sviluppo dei bambini.

Linea guida 21 dell’Istituto Superiore di Sanità

Attualmente il trattamento che risulta più efficace nell’ambito dell’autismo è l’intervento psicoeducativo.

Il trattamento precoce, quando unito a programmi scolastici specifici, al coinvolgimento dei genitori e ad un’adeguata assistenza medica, quando è necessaria, può ridurre notevolmente i sintomi dell’autismo e aumentare le possibilità del bambino di imparare nuove abilità.

Il trattamento dovrebbe rispettare una serie di principi:

  • Considerare l’intervento psicoeducativo comportamentale e cognitivo come intervento elettivo inserito in una strategia di rete
  • Condividere i risultati della valutazione diagnostica e funzionale con le altre figure di riferimento nella vita del bambino ed estendere l’intervento a tutti gli ambienti di vita del bambino.
  • Considerare la necessità di servizi in tutto l’arco di vita e in ogni ambito di vita.
  • Individualizzare la programmazione e dare attenzione alle necessità individuali
  • Coinvolgere le famiglie
  • Prevedere una specificità della formazione dei caregiver (persone che si prendono cura del bambino, che possono corrispondere o meno alle figure genitoriali)